Glifosato,  anche Civita Castellana segue l’esempio di Nepi

Noccioleto fitofarmaci

Approvata all’unanimità dal consiglio di Civita Castellana l’introduzione nel regolamento comunale del divieto del diserbante

Con Civita Castellana salgono a sei i Comuni del Biodistretto della via Amerina e delle Forre che vietano l’utilizzo di glifosato. È stata infatti approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Civita una mozione che prevede l’introduzione nel prossimo regolamento comunale di un articolo che vieta l’impiego dell’erbicida sul territorio. Un passaggio da fare entro il prossimo settembre.

La decisione presa a Civita Castellana si inserisce sulla lunghezza d’onda di quella già adottata dal Comune di Nepi. In quel caso il bando verso il glifosato aveva scatenato la reazione di Assofrutti che era ricorso al Tar impugnando l’ordinanza, ma ottenendo la bocciatura dei giudici amministrativi. Al centro del problema c’è infatti la coltivazione intensiva di noccioleti. Sta cambiando il volto non solo della provincia di Viterbo ma anche di aree dell’Umbria e Toscana.

Tutto è partito nel 2018, quando la Ferrero ha lanciato il progetto Nocciola Italia, prendendo accordi con diverse aziende e coltivatori per espandere la coltivazione  nel Lazio, in Umbria e in Toscana. Il piano prevedeva di aggiungere 20 mila ettari a coltivazione esclusiva della nocciola agli oltre 70 mila ettari già presenti in Italia, di cui 45 mila nella Tuscia viterbese.

E’ evidente che incrementare la superficie coltivata a noccioleto vuol dire aumentare l’utilizzo di fitofarmaci. Cosa che non può che aggravare le problematiche ambientali del territorio,  aumentare l’inquinamento delle fonti idriche e ridurre la biodiversità.

Si  tratta infatti di coltivazioni intensive che sono sostenute da elevate quantità di fitofarmaci e fertilizzanti. Su un noccioleto ormai si fanno fino a 8 trattamenti fitosanitari all’anno per sconfiggere i parassiti della pianta. Tra cui la cimice, il balanino e la cocciniglia. Poi vanno aggiunti i trattamenti fertilizzanti e quelli  diserbanti che vengono praticati sul terreno per facilitare la raccolta delle nocciole.

Altri articoli

È successo in Spagna. Per rimediare si è proposto di concedere diritti legali al Mar Menor, riconoscendolo come persona giuridica di Maria Pia Terr

agricoltura intensiva

L’espansione del modello industrializzato di agricoltura e allevamento minaccia l’86% delle specie a rischio di estinzione, 24.000 su 28.000 Negl

api

Analizzando campioni di miele di oggi e degli anni Cinquanta, un gruppo di ricercatori ha ricavato molte indicazioni sui cambiamenti subiti dal territ

Un preciso atto di accusa: le misure adottate non hanno garantito la protezione degli impollinatori di Goffredo Galeazzi Le misure adottate da