RESTIAMO IN CAMPO

Diamo voce a chi produce il nostro cibo

Sara Rizzardini

Azienda Agricola BioBiò

“Il sabato mattina facevamo un mercato in piazza, a Brescia, non sappiamo quando potrà riaprire. Per noi quindi mantenere il contatto coi nostri clienti, tramite la piattaforma web, è stato fondamentale. Ci dà una speranza per il futuro: è anche bello vedere il rapporto coi nostri clienti, forse di amicizia, tanti ci tengono a comprare i nostri prodotti solo per sostenere la nostra realtà, un rapporto che si è creato e che ci scalda il cuore”.

Michele Monetta

produttore di olio e cereali in Basilicata

“La nostra specificità è il farro e al momento la lavorazione non è possibile. Ma siamo abituati ad aguzzare l’ingegno, considerata la rarità degli strumenti che usiamo. Anche le semenze, lo sono. Per questo ci rifacciamo ai nostri nonni, che ci hanno lasciato in eredità  il migliore materiale genetico. E vorremmo che il pubblico incentivasse di più i progetti come il nostro, di valorizzazione delle tradizioni agricole, senza uso di pesticidi”

Matteo Cauzzi

Società agricola Motella Bassa

Durante la terza diretta abbiamo intervistato Matteo Cauzzi, della Società Agricola Motella Bassa. “Il nostro lavoro diventa fondamentale, forse il consumatore si renderà conto delle priorità, ovvero che dopo la salute l’altra cosa che conta è il cibo (…) Chi fa biologico, lo fa perché ci crede, è una scelta etica e consapevole. La qualità è garantita dall’assenza di sostanze chimiche nei terreni, sta poi al consumatore, a seconda delle proprie convinzioni, decidere chi premiare”,

Antonio Tesini

Cooperativa Ca’ Magre

Durante la seconda diretta abbiamo coinvolto Antonio Tesini, della cooperativa Ca’ Magre. Le due parole chiave sono state vendita diretta nei mercati ed economia solidale: “Ormai da due settimane non possiamo più fare i mercatini. (…) Gli assembramenti? Infatti noi avevamo trovato delle soluzioni per risolvere la questione, ma non è facile in questo momento dialogare con gli enti pubblici. (…) Non capisco perché non abbiamo gli stessi diritti della grande distribuzione: ci consideriamo contadini resistenti, vogliamo comunque rispettare le regole, però l’impossibilità di vendere i nostri prodotti pensiamo sia una ingiustizia. E d’altra parte riceviamo centinaia di telefonate di persone che vogliono venire a comprare i nostri prodotti, freschi e biologici”

Maria Grazia Mammuccini

Presidente FederBio

Per la prima diretta di #restiamoincampo abbiamo intervistato la presidente di FederBio Maria Grazia Mammuccini, imprenditrice agricola assieme al marito, nel Chianti. “Ci sono settori particolarmente in crisi, pensiamo agli agriturismi o a chi produce prodotti freschi. Ci aspetta un grande lavoro. Servono sicuramente subito gli strumenti messi a disposizione dal governo ma anche interventi più di lungo periodo, strutturali (…) Quest’emergenza, così come quella climatica, ci indica che bisogna ripensare a un sistema in armonia con la natura, bisogna ripartire dalla comunità. Il biologico è già pronto a farlo”.