Il cibo biologico è più sano di quello prodotto con la chimica. Lo ha affermato con chiarezza Janusz Wojciechowski, commissario europeo all’Agricoltura durante la presentazione del piano d’azione biologico dell’Ue. “I consumatori europei possono essere certi che il cibo prodotto in Europa, come quello importato, è controllato e sicuro”, ha detto Wojciechowski durante la conferenza stampa. “Ma certo i cibi biologici, prodotti senza l’impiego della chimica di sintesi, sono più sani e garantiscono standard di salute più elevati”. Ha precisato aggiungendo che nella sua visione ideale vorrebbe che tutta l’agricoltura europea fosse bio.
“L’agricoltura biologica ha un impatto ambientale inferiore rispetto alla produzione convenzionale e c’è una crescente domanda di cibo biologico sia in Europa che a livello globale, poiché sempre più persone cercano cibo sano”, ha aggiunto Wojciechowski.
Attualmente l’Europa ha una quota significativa di terreni bio. Infatti sono targati Ue quasi 14 milioni dei 70 milioni di ettari di terreni agricoli coltivati biologicamente nel mondo. Rispetto a una percentuale globale di terreni bio sul totale della superficie agricola disponibile attestata all’1,5%, l’Europa già oggi è all’8%.
Ma la strada è ancora lunga. Il piano d’azione per il bio infatti punta ad avere entro il 2030 – in linea con la direttiva Farm to Fork – il 25% dei terreni agricoli coltivati bio. “Sono convinto che con questo piano aumenteremo l’area dell’agricoltura biologica e della produzione di alimenti biologici a vantaggio della salute umana, dell’ambiente, del clima e del benessere degli animali”, ha concluso Wojciechowski.
L’obiettivo del piano europeo è incoraggiare gli agricoltori a convertirsi all’agricoltura biologica ed espandere l’accessibilità del cibo biologico per colmare il divario tra una curva di crescita normale e lo “sforzo supplementare” necessario per raggiungere l’obiettivo del 25%.
Tre le linee di azione da seguire per raggiungere questa percentuale: stimolare i consumi, aumentare la produzione e migliorare ulteriormente la sostenibilità del settore. Per spingere i consumi il piano punta a una maggiore diffusione dei prodotti organici nelle mense pubbliche e scolastiche. Al tempo stesso sarà fondamentale migliorare la tracciabilità dei prodotti biologici, in modo da prevenire le frodi e aumentare la fiducia dei consumatori.
Sul fronte della produzione sarà necessario incentivare gli agricoltori al passaggio dal convenzionale al biologico attraverso azioni di sostegno. Attualmente, infatti, solo l′1,8% (7,5 miliardi di euro) della Politica agricola comune viene utilizzato per l’agricoltura biologica.