Tutela suolo: l’Europarlamento dà il via libera

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A poche ore dall’approvazione della risoluzione, il commento di Eleonora Evi nel podcast di Cambia la Terra

“Finalmente il Parlamento europeo ha dato voce agli oltre 200.000 cittadini europei che con l’iniziativa People4Soil chiedevano da tempo una legge a tutela del suolo”. Con queste parole Eleonora Evi, europarlamentare dei Greens/Epa commenta l’approvazione da parte del Parlamento europeo della Risoluzione per la tutela del suolo. Un segnale inequivocabile sulla necessità di dotarsi di un quadro legislativo forte affinché questa risorsa fondamentale per la vita dell’uomo e per gli ecosistemi venga adeguatamente tutelata.

“Si tratta di una risoluzione importante che arriva in un momento cruciale per porre con ancora più forza l’attenzione sulla tutela che merita questa risorsa preziosissima. Non serve certo ricordare quante sono le minacce costanti nei confronti del suolo e quanto sia invece essenziale avere dei suoli sani. Non solo per garantire un approvvigionamento di cibo salutare ma anche per tutelare la biodiversità. Basti ricordare che il suolo ospita il 25% della biodiversità globale”, precisa Eleonora Evi.

Inoltre – prosegue l’europarlamentare – nel suolo possiamo e dobbiamo trovare un alleato nella battaglia al contrasto della crisi climatica alla luce del ruolo fondamentale di stoccaggio della CO2. “Purtroppo le misure nazionali a tutela del suolo sono state fallimentari rendendo ancor più chiara la necessità di una legislazione europea. Perché se è vero che il suolo è una risorsa di competenza nazionale è anche vero che gli effetti di una mancata tutela del suolo hanno una dimensione transnazionale. Penso non solo allo stoccaggio del carbonio, ma anche al ruolo di filtraggio delle acque e ai dissesti idrogeologici”.

Quale sarà il prossimo passaggio? “Il Parlamento chiede obiettivi chiari. Per esempio recuperare i siti dismessi, mettere fine al degrado del suolo entro il 2030 e arrestare il consumo di suolo entro il 2050. Richieste fatte con forza dal Parlamento alla Commissione Ue che a questo punto dovrà lavorare per proporre delle misure legislative concrete”, aggiunge.

Ma bisogna fare di più. “Purtroppo l’Italia deve avere più coraggio. Non si è ancora capito  che bisogna lavorare per introdurre norme chiare a difesa del suolo. Penso al Pnrr dove manca un impegno chiaro contro il consumo di suolo. Speriamo che nella stesura dei Piani strategici nazionali sulla Pac gli Stati  membri adottino misure di protezione del suolo  e della sua salute”.

 

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