Il ministro Centinaio: avanti tutta sulla strada del biologico

“Altrimenti lasceremo a chi viene dopo di noi un’Italia più povera di quella che ci hanno consegnato i nostri padri”.

di Redazione


Biologico, avanti tutta. Sicuramente è quello che pensa Cambia la Terra. Ma segnali positivi arrivano anche dal ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio che assicura sul fronte bio un impegno crescente dell’esecutivo.

 Biologico, cosa ha detto Centinaio

Siamo il Paese più ricco di biodiversità, un enorme patrimonio che tutto il mondo ci invidia e che attraversa indistintamente la penisola dal nord al sud. La biodiversità’ di interesse agricolo, l’agrobiodiversità, che rappresenta la diversità dei sistemi agricoli coltivati in relazione a geni, specie e agro-ecosistemi, è un valore aggiunto del nostro Paese che va preservato e tutelato, per garantirne la sopravvivenza in un mondo in cui le specie vegetali e animali sono sempre più a rischio di estinzione”. Questo il ragionamento di Centinaio.

“Da anni l’Italia si è dotata di una legge proprio per tutelare e valorizzare la biodiversità di interesse agricolo e alimentare che prevede l’istituzione degli itinerari della agrobiodiversità, la rete nazionale della agrobiodiversità, ma dobbiamo fare molto di più”.

 “Siamo il Paese con più biologico”

Stiamo lavorando e investendo sul biologico e su politiche di sviluppo sostenibile: siamo il Paese con più biologico in assoluto, e vogliamo andare avanti su questa strada, forse una delle più efficaci per salvaguardare veramente questa nostra immensa ricchezza. Stiamo migliorando la parte legislativa relativa al bio e siamo pronti a impegnarci in questo senso anche a livello europeo, purché – sottolinea il ministro – nulla ricada sulle spalle degli agricoltori, i veri custodi e garanti di queste preziose eccellenze”.

La linea è tratteggiata: “Dobbiamo andare avanti su questa direzione – conclude Centinaio – o lasceremo a chi viene dopo di noi un’Italia più povera di quella che ci hanno consegnato i nostri padri”.

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