Rinviata la direttiva Ue sull’uso dei pesticidi

Commissione Europea Pesticidi

Doveva essere pubblicata ieri. Le associazioni ambientaliste denunciano: “strumentalizzato cinicamente il conflitto in Ucraina per abbandonare gli obiettivi Farm to Fork”

“Usano la guerra in Ucraina come scusa per abbandonare gli obiettivi della strategia Farm to Fork. Ovvero il pilastro del Green Deal che prevede di ridurre del 50% l’uso dei pesticidi nell’Unione europea entro il 2030”. La denuncia viene dal Ceo (Corporate Europe Observatory) che mette sotto accusa la lobby dell’agroindustria. Ma la polemica investe anche la Commissione Ue che ha deciso di rinviare la presentazione della direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi. Prevista per il 23 marzo e che attende una revisione dal 2009.

Secondo alcune bozze trapelate la scorsa settimana, ha ricostruito Euractiv, la Commissione avrebbe dovuto fissare un obiettivo vincolante di riduzione dei pesticidi del 50% a livello Ue antro il 2030. Lasciando gli Stati membri liberi di fissare i propri obiettivi nazionali e l’impegno legale a coprire almeno il 10% dell’area agricola europea con elementi paesaggistici ad alta diversità. Fino a lunedì la Commissione non ha voluto commentare le voci di un rinvio.

L’esecutivo di Bruxelles è stato sollecitato prima da una lettera della maggioranza della Commissione ambiente del Parlamento europeo al vicepresidente Frans Timmermans in cui si chiede di non rimandare le future proposte legislative nel contesto del Green Deal. Poi da un’altra lettera con analoga richiesta alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. E a quel punto, nella persona del commissario per la sicurezza alimentare Stella Kyriakides, lunedì ha affermato che “non è ancora deciso” quando la bozza di direttiva sarà presentata.

“Si potrebbe sostenere che l’incertezza geopolitica – ha aggiunto Kyriakides – a questo punto non consente a questa proposta sull’uso sostenibile dei pesticidi lo spazio politico di cui ha bisogno per ulteriori discussioni e riflessioni adeguate”. Alla domanda diretta dal ministro francese Julien Denormandie se ciò significasse il rinvio della pubblicazione, Kyriakides ha rifiutato di confermare sottolineando che “l’invasione russa dell’Ucraina non nega la necessità o urgenza della direttiva”. Solo nella serata di lunedì, nel corso di una conferenza stampa dopo il Consiglio Ue Agrifish, il commissario all’Agricoltura Janusz Wojciechowski ha confermato il rinvio.

Come riporta Euractiv, alla fine della scorsa settimana, erano emersi disaccordi interni alla Commissione europea sull’opportunità di sospendere le proposte legislative chiave volte ad attuare gli obiettivi verdi dell’Ue per il settore alimentare alla luce della crisi ucraina.

Mentre Timmermans ha difeso gli obiettivi del Green Deal nella politica agricola dell’Ue, il commissario per l’Agricoltura Janusz Wojciechowski ha sostenuto in un incontro con i deputati che l’attuazione della strategia Farm to Fork dovrebbe essere sospesa. E durante la riunione ministeriale di lunedì 21 marzo, diversi Stati membri si sono detti favorevoli alla sospensione della direttiva.

In una nota diffusa oggi, le organizzazioni della società civile, tra cui Ifoam Organics Europe, Pan Europe e Slow Food Europe, si rammaricano profondamente per il rinvio della revisione della direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi, Sustainable Use Directive (SUD), e chiedono alla Commissione europea di presentare ufficialmente una nuova data di pubblicazione nel più breve tempo possibile. La pubblicazione dovrebbe avvenire al più tardi entro la fine di maggio. Nella lettera al presidente von der Leyen, al vicepresidente Timmermans e ai commissari Wojciechowski, Kyriakides e Sinkevičius, le organizzazioni della società civile hanno chiesto di presentare la revisione del SUD e di sostenere le strategie Farm to Fork e Biodiversity.

Nella lettera si ricorda che  le istituzioni dell’Ue e i governi nazionali hanno la responsabilità di agire nell’interesse pubblico, non nell’interesse del settore privato, e che 1,2 milioni di cittadini hanno firmato l’ iniziativa “Save bees and farmers” chiedendo una graduale eliminazione di pesticidi: “Cinicamente il conflitto in Ucraina è strumentalizzato da interessi costituiti per togliere dal tavolo impegni cruciali in materia ambientale e sanitaria”.