Pesticidi e Ddt nei ghiacciai dell’Alaska

Ghiacciaio Alaska

In uno studio dell’Università del Maine i rischi per la salute delle comunità locali

I ghiacciai dell’Alaska non sono così puri come li immaginiamo. Anche queste remote regioni del pianeta risultano contaminate da pesticidi. Una ricerca dell’Università del Maine ha evidenziato la presenza di organoclorurati (Ocp)  e Ddt nel ghiacciaio Jarvis e nelle sue acque di  disgelo.

Lo studio dal titolo “Organochlorine Pollutants within a Polythermal Glacier in the Interior Alaska Range ” è stato condotto  con l’obiettivo di valutare la presenza di inquinanti nelle latitudini sub-artiche dell’Alaska. I risultati della ricerca hanno evidenziato come tutti i campioni di ghiaccio e acqua di disgelo prelevati dal ghiacciaio Jarvis sono risultati contaminati da pesticidi, sebbene in quantità contenute. Gli studiosi però non sono stati in grado di stabilire con precisione quando i pesticidi si sono fissati all’interno del ghiaccio.

E’ proprio lo scioglimento dei ghiacciai dovuto al riscaldamento climatico che interessa l’Alaska a favorire il rilascio di questi inquinanti che si erano accumulati nel tempo. Il dato emerso dall’indagine risulta inoltre preoccupante in quanto interessa probabilmente anche altri ghiacciai della regione.

“L’inquinamento dovuto allo scioglimento dei ghiacciai è una conseguenza ancora poco studiata del cambiamento climatico”, commenta Kimberley Miner, principale autrice dello studio. “Il fatto è che sebbene le concentrazioni delle tossine trovate nel ghiacciaio e nell’acqua di disgelo sono basse, va considerato il rischio di bioaccumulo degli inquinanti negli animali e nei pesci che potrebbe aumentare via via che lo scioglimento dei ghiacciai continua. Con la conseguenza che le comunità nell’artico che mangiano pesce proveniente esclusivamente dai corsi d’acqua locali potrebbero avere significativi impatti sulla salute”.

Molto probabilmente gli inquinanti Ocp sono arrivati in Alaska trasportati attraverso l’atmosfera dall’Asia, dove ancora oggi si utilizzano in alcuni Paesi.

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