Più bio e meno pesticidi, la strategia alimentare Ue

E’ attesa per fine marzo. Tra i cinque obiettivi l’ampliamento dell’area dedicata all’agricoltura biologica e la lotta contro l’obesità

di Redazione


Oltre a limitare l’uso di fertilizzanti chimici e pesticidi, l’esecutivo europeo vuole combattere l’obesità. Secondo un documento interno alla Commissione, consultato da Euractiv, la strategia alimentare dell’esecutivo europeo incorporerà, tra i nuovi obiettivi, la riduzione dell’uso di antibiotici negli allevamenti e l’incremento dell’area di terra dedicata all’agricoltura biologica, oltre alle precedenti indicazioni di voler limitare i pesticidi e combattere l’obesità. La strategia Dalla fattoria alla tavola (Farm to Fork) che l’esecutivo europeo intende presentare a fine marzo, punta a rendere le pratiche agricole più sostenibili per una nuova politica alimentare che coinvolga l’intera catena di approvvigionamento.

Una visione d’insieme della Commissione

La Commissione afferma nel documento consultato da Euractiv che la sua nuova politica si basa “su obiettivi che illustrano con misure concrete ciò che si cerca di raggiungere e in quale lasso di tempo”. Anche se non è stata ancora resa nota alcuna cifra esatta, il progetto indica cinque nuovi obiettivi e offre quindi una visione d’insieme di come intende muoversi l’esecutivo europeo.

Il primo obiettivo, già citato più volte dal commissario europeo per la Salute, Stella Kyriakides, prevede la riduzione dell’uso di pesticidi chimici sintetici tra il 2017 e il 2030. Tuttavia, la Commissione non ha ancora indicato la riduzione percentuale, ma sottolinea che questo obiettivo sarà “obbligatorio con una chiara base giuridica”. Ciò comporterà la revisione della legislazione europea esistente, in particolare gli Indicatori di rischio armonizzati (HRI) istituiti ai sensi della Direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi. Anche se ci sono dubbi sul fatto che questo indicatore sia una base adeguata. In una recentissima relazione, la Corte dei conti ha dichiarato che gli attuali indicatori di rischio non sono adeguati perché non tengono conto di dove e quando vengono usati i pesticidi.

Al fine di raggiungere il suo obiettivo di riduzione dei pesticidi, la Commissione prevede inoltre di formulare una nuova proposta legislativa per facilitare l’attuazione della protezione integrata delle colture.

Il secondo obiettivo della proposta riguarda l’ampliamento dell’area dedicata all’agricoltura biologica. Tra le misure allo studio lo stimolo alla domanda di prodotti biologici. Lo scorso dicembre Janusz Wojciechowski, commissario europeo per l’Agricoltura, ha dichiarato che “il consumo rappresenta il principale ostacolo allo sviluppo dell’agricoltura biologica in Europa” e che il problema risiede nel commercio al dettaglio.

Supportare gli agricoltori nella transizione verso il bio

Un piano quinquennale prevede di supportare gli agricoltori nella transizione verso la produzione biologica e assisterà le aziende agricole esistenti attraverso varie misure.

Inoltre, l’esecutivo europeo intende anche incoraggiare il “maggiore utilizzo” di pratiche agricole sostenibili, quali l’agricoltura di precisione, l’agroecologia e l’agro-silvicoltura.

Il terzo e il quarto obiettivo, che mirano a ridurre la somministrazione di antibiotici agli animali da allevamento e l’uso di fertilizzanti, sono già stati indicati in precedenza.

Ruolo chiave della Pac

La politica agricola comune (Pac) svolgerà un ruolo chiave nel raggiungimento di questi obiettivi. In effetti, nell’ambito della Pac post 2020, gli Stati membri hanno già presentato piani strategici che devono essere conformi alle politiche europee in materia di pesticidi, fertilizzanti e antibiotici.

Infine il quinto e ultimo obiettivo elencato nella strategia “Dalla fattoria alla tavola” cerca di invertire la tendenza dell’obesità in Europa entro il 2030. Per aiutare i consumatori a prendere decisioni migliori in merito agli alimenti sostenibili, l’esecutivo dell’Ue presenterà una proposta legislativa per armonizzare le informazioni nutrizionali sulle etichette dei prodotti. La nuova proposta di etichettatura degli alimenti stabilirà profili nutrizionali e richiederà indicazioni sull’origine di alcuni prodotti alimentari. La Commissione sottolinea inoltre che diete di bassa qualità contribuiscono alla crescente incidenza di malattie non trasmissibili, tra cui alcuni tumori.

Ridurre l’impronta di carbonio

Infine, la strategia mira a ridurre l’impronta di carbonio, l’inquinamento delle acque e le emissioni di metano. La Commissione aggiunge che il passaggio da una dieta onnivora a una dieta vegetariana non solo abbassa il rischio di malattie mortali come il cancro, ma riduce anche l’impatto ambientale del sistema alimentare. Per sostenere questa transizione, l’esecutivo europeo vuole incoraggiare la produzione e il consumo di nuove fonti di proteine, come alghe o insetti.

Il 18 febbraio, intervenendo in commissione Ambiente dell’Europarlamento, la commissaria per la Salute Stella Kyriakides ha confermato che la nuova politica alimentare dell’Ue, la strategia Farm to Fork (F2F), conterrà azioni legislative e non legislative al fine di migliorare la sostenibilità della catena alimentare e avrà obiettivi specifici per la riduzione del rischio e dell’uso di pesticidi. “Vi sono importanti preoccupazioni dei cittadini e la Commissione intende presentare obiettivi e azioni realistici”, ha precisato Kyriakides. La strategia Farm to Fork sarà integrata nella strategica politica ambientale dell’Ue, il Green Deal, e mirerà a rendere l’intera catena alimentare dalla produzione al consumo più sostenibile e neutrale nel suo impatto sull’ambiente.

Sarà coordinata dal vice presidente della Commissione Frans Timmermans e coinvolgerà Kyriakides per gli aspetti relativi alla salute e alla sicurezza alimentare, nonché il polacco Janusz Wojciechowski e il lituano Virginijus Sinkevičius rispettivamente commissari per l’Agricoltura e i Prodotti ittici.

 

Altri articoli