procedure di approvazione

Zaia: ancora poca attenzione alle distanze di sicurezza

Per il governatore del Veneto servono regolamenti severi per tutelare la salute dei cittadini. Col biologico molti problemi sarebbero risolti.


Cresce il numero di sostenitori del biologico, alla lista già lunga si aggiunge il nome di Luca Zaia. Proprio del governatore del Veneto è arrivata l’ultima presa di posizione per tutelare la salute dei cittadini da rischi e pericoli legati all’agricoltura convenzionale.

Cosa ha detto?

Tutto nasce dalla decisione di piantare un vigneto nel Trevigiano, nelle vicinanze di una scuola, e dalle ovvie preoccupazioni per i trattamenti chimici che verranno utilizzati per coltivare le viti.

Per Zaia, che qualche anno fa è stato anche ministro delle Politiche agricole, “il prosecco di Vittorio Veneto sta diventando un totem nazionale, nel senso che pone delle questioni”.

La distanza, innanzitutto

“La questione della distanza di rispetto – ha detto chiaramente Zaia – molto spesso dalle amministrazioni comunali non è stata affrontata. Cominciamo a mandare un segnale ai futuri produttori: vicino alle case e vicino ai luoghi pubblici spero abbiano capito che non è il caso si presentino a piantare vigneti. Poi è necessario che le amministrazioni si dotino di regolamenti severi, in questi casi ci vogliono o le varietà resistenti o coltivazioni biologiche”.

Biologico è meglio

Ad avviso del governatore del Veneto, “se ci fosse il biologico molti problemi sarebbero risolti”. Chiaro e netto.

Altri articoli

Il Salone internazionale del biologico e del naturale, che ospiterà mille espositori in 60 mila metri quadrati di area dedicata, si terrà a Bologna

sicurezza alimentare

I dati di “Bio in cifre 2020” mostrano un anno record per il settore. La ministra Teresa Bellanova:  la legge sul biologico potrà dare slancio u

biologico

Secondo il rapporto di France Stratégie, centro studi governativo di Parigi, l’agricoltura biologica conviene sia dal punto di vista ambientale che

I sindaci C40: più verdure, meno carne, molti meno rifiuti alimentari, cibo da agricoltori biologici. L’esempio della Danimarca I sindaci di molte