la compagnia del suolo

I risultati

La Compagnia ha analizzato 12 suoli agricoli convenzionali comparandoli con altrettanti vicini terreni biologici con le stesse colture, in un monitoraggio a carattere dimostrativo su un totale di 24 aziende agricole. I risultati, in breve: nei campi convenzionali sono state ritrovate ben 20 sostanze chimiche di sintesi tra insetticidi, erbicidi e fungicidi. La sostanza più rilevata è stata il glifosato, che compare in 6 campi convenzionali su 12, seguito dall’AMPA, un acido che deriva dalla degradazione del glifosato. Si tratta dell’erbicida più usato al mondo che ha effetti sulla salute degli ecosistemi e su quella umana, e che è rientrato nella lista delle sostanze ‘probabilmente cancerogene’ dello Iarc di Lione. Per quanto riguarda i campi biologici, le sostanze di sintesi rilevate sono tre, tra cui un insetticida contro le zanzare probabilmente proveniente dalle abitazioni vicine e due sostanze ‘relitto’ di epoche passato.

Sui 12 siti convenzionali sono state rilevate 51 positività, la sostanza chimica di sintesi più rilevata è stato l’erbicida glifosate (6 volte) e il suo metabolita AMPA (5 volte), rilevati sia in colture estensive che in colture orticole e arboree.

Ecco le principali sostanze attive nel convenzionale:

Il rame

In tutti i campi biologici è stato trovato il rame. Il rame è un fungicida che i contadini usano da secoli e che è consentito nel biologico. Ma il rame l’abbiamo trovato anche in tutti i 12 campi convenzionali. In quasi la metà dei casi, 5 su 12, ce n’era significativamente di più che nei campi bio.

DDT e DDE

Abbiamo però trovato residui di DDT e del suo metabolita DDE sia in un campo convenzionale che in uno biologico. Il DDT è vietato in Italia da oltre 40 anni. La sua presenza testimonia dunque la pericolosa persistenza nell’ambiente di alcune sostanze. È un campanello d’allarme e insieme un’indicazione per il futuro: bisogna eliminare da subito tutti i pesticidi con una persistenza ambientale molto lunga.