Agroecologia: una road map per la transizione sostenibile

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Oltre 60 esperti a Roma si confronteranno sul futuro dell’agricoltura

Un dibattito sul futuro dell’agricoltura in Italia e sul ruolo che può avere l’agroecologia nell’attuazione delle strategie del Green Deal europeo. Questo il focus del convegno organizzato a Roma dalla Coalizione Cambiamo Agricoltura e dall’Associazione Italiana di Agroecologia.

Dal 30 marzo al 1 aprile, 60 esperti tra accademici e rappresentanti degli attori sociali ed economici dei sistemi agroalimentari italiani si confronteranno sui temi strategici per una vera transizione ecologica della nostra agricoltura. Obiettivo dell’incontro: raccogliere idee e contributi per arrivare a definire un Piano di Azione per l’Agroecologia nel nostro Paese, in grado di contribuire in modo concreto ed efficace a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità indicati dalle Strategie europee Farm to Fork e Biodiversità 2030.

Il convegno si aprirà con una riflessione sullo stato dell’arte e prospettive dell’agroecologia.  Seguiranno sessioni dedicate a evidenziare le relazioni tra l’agroecologia e l‘agricoltura biologica e biodinamica.  Nel corso del convegno saranno – tra gli altri – approfonditi gli aspetti legati alla riduzione degli input chimici di sintesi, all’emergenza climatica, alla biodiversità.

I lavori del convegno si concluderanno con una visita guidata presso l’azienda agricola romana “Agricoltura Nuova”, un esempio concreto di agricoltura multifunzionale basata sui principi dell’agroecologia.

“A scala di azienda agricola”, si legge nel comunicato di Cambiamo Agricoltura, “l’obiettivo principale dell’agroecologia è di permettere e massimizzare il corretto funzionamento dei processi naturali tipici di ogni ecosistema (ciclo dei nutrienti e dell’acqua, interazione predatore-preda, competizione intraspecifica e interspecifica, ecc.) capaci di assicurare al territorio servizi ecosistemici e resilienza e stabilità all’agroecosistema, in modo da ridurre l’impiego degli input di origine esterna, in particolare di sintesi, e le esternalità negative sull’ambiente connesse al loro utilizzo, in particolare inquinamento e perdita di biodiversità”.

Considerata insieme una scienza, una pratica e un movimento sociale, l’agroecologia comprende l’intero sistema alimentare, dal suolo alla organizzazione delle società umane. Come scienza dà priorità alla ricerca-azione, all’approccio sistemico e partecipativo, alla transdisciplinarietà. Come pratica si basa su un uso sostenibile delle risorse locali rinnovabili, sulle conoscenze e le priorità degli agricoltori locali, su un uso oculato della biodiversità per fornire servizi ecosistemici, resilienza e soluzioni innovative. Come movimento, supporta le piccole aziende e l’agricoltura familiare, gli agricoltori e le comunità rurali, la sovranità alimentare, le catene di commercializzazione locale, la diversità delle sementi, le razze autoctone, il benessere animale, la produzione di alimenti sani e di qualità, la giustizia sociale ed ambientale.