Pesticidi, calano le vendite in Italia ma non nella Ue

L’Italia è l’unica grande economia agricola dell’Ue ad aver visto una riduzione delle vendite dei pesticidi dal 2011 al 2018

di Goffredo Galeazzi


L’Italia è l’unica grande economia agricola dell’Ue ad aver visto una riduzione delle vendite dei pesticidi dal 2011 al 2018. Oltre il 20% in meno, certifica Eurostat, l’ufficio statistico della Ue. Meglio fa solo il Portogallo, dove nel 2018 il volume dei pesticidi venduti è stato inferiore del 43% rispetto al 2011, seguito da Irlanda (-28%) e Repubblica Ceca (-27%). Nello stesso periodo le vendite sono aumentate leggermente in Germania (circa 50 milioni di tonnellate annue) e del 39% in Francia (oltre 80 milioni di tonnellate). Per l’altra grande economia agricola, la Spagna, i dati sono incompleti e Eurostat non ha effettuato la comparazione. Resta il dato che in quanto Paesi principali produttori agricoli dell’Ue – con il 51% della superficie agricola utilizzata (Sau) e 49% di quella coltivabile nel continente – Germania, Spagna, Francia e Italia fanno registrare i volumi più alti venduti nella maggior parte dei gruppi principali e in totale. Ma l’Italia, che comunque è terza per utilizzo di pesticidi con oltre 50 milioni di tonnellate, è l’unica ad aver ridotto le vendite.

Nel complesso, però, sempre nel periodo considerato, le vendite di pesticidi sono rimaste stabili a circa 360 milioni di chilogrammi all’anno nell’Ue.

Un incremento notevole delle vendite si è registrato in Austria (+53%), che è lo Stato Ue con la maggior quota di superficie agricola a biologico. Tra i 14 Paesi membri dell’Ue per i quali sono disponibili dati completi per tutti i principali gruppi sia nel 2011 che nel 2018, l’incremento più elevato delle vendite di pesticidi è stato registrato a Cipro (+ 94%), seguito appunto da Austria, Francia (+ 39%) e Slovacchia (+ 38%).

In termini di categorie di pesticidi venduti, i volumi di vendita più alti nel 2018 sono stati per fungicidi e battericidi (45%), seguiti da erbicidi (32%) e Insetticidi e acaricidi (11%).

La Commissione europea ha avviato la procedura che porterà alla proposta di modificare la direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi nei primi mesi del 2022. L’esecutivo Ue ha aperto una consultazione pubblica sul tema, e i contributi potranno essere inviati fino al 7 agosto. Questa iniziativa è una delle azioni annunciate dalla strategia Farm to Fork e risponde all’impegno del Green Deal dell’Ue che tra gli obiettivi al 2030 ha: la riduzione dell’uso dei pesticidi (50%) e dei fertilizzanti (almeno il 20%); l’aumento al 25% della superficie agricola Ue la terra coltivata secondo i metodi dell’agricoltura biologica; dimezzare l’uso degli antibiotici negli allevamenti.

Rivedere la direttiva, si legge in una nota della Commissione, ha l’obiettivo di renderne più efficace l’applicazione e incentivare l’adozione di altre soluzioni per la protezione delle colture, riducendo i rischi senza pregiudicare i livelli di produzione e senza aumentare i prezzi dei prodotti.

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