In un anno due milioni di ettari in più di campi bio

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L’indagine annuale di Fibl e Ifoam conferma il trend positivo dell’agricoltura biologica, sia in termini di superficie coltivata che di mercato. E i margini di crescita restano molto ampi

di Maria Pia Terrosi


Dal 2000 al 2018 sono cresciute del 546% le pratiche di agricoltura biologica nel mondo arrivando a interessare 71,5 milioni di ettari di terreni agricoli. L’aumento solo nell’ultimo anno è stato pari a 2 milioni di ettari (più 2,9%). Questi alcuni dei dati emersi dall’indagine “The World of OrganicAgriculture” pubblicata dall’Istituto svizzero di ricerca per l’agricoltura biologica (FibL) e dalla Federazione internazionale dei movimenti di agricoltura biologica – Organics International (Ifoam).

La crescita – si legge nel rapporto – facilita il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite poiché l’agricoltura biologica è essenziale per un futuro sostenibile, rappresenta una soluzione alla crisi alimentare globale ed elimina i rischi per la salute prodotti dall’agricoltura ad alta intensità chimica.

E’ l’Australia a detenere il record di superficie agricola biologica (35,7 milioni di ettari), seguita a distanza da Argentina (3,6 milioni di ettari) e Cina (3,1 milioni di ettari). Tra i continenti è però l’Europa, subito dopo l’Oceania che guida la classifica con 36 milioni di ettari, ad avere la più vasta area coltivate a bio (15,6 milioni di ettari). E i margini di crescita sono notevoli considerata la sempre maggior domanda di prodotti bio da parte del mercato e il fatto che a livello globale solo l’1,5% dei terreni agricoli del mondo è organico. Anche se sono 16 i Paesi in cui almeno il 10% dei terreni agricoli è bio. Con punte di eccellenza: tra queste il Liechtenstein (38,5%), Samoa (34,5%) e Austria (24,7 %).

Aumentano gli agricoltori che credono nel biologico: 2,8 milioni di produttori in tutto il mondo nel 2018, cresciuti del 55% rispetto al 2009. L’India continua ad essere il Paese con il maggior numero di produttori organici (1.149.000), seguita dall’Uganda (210.000) e dall’Etiopia (204.000).

Agricoltura biologica, cresce anche la domanda

A crescere decisamente è anche la domanda di prodotti bio. Lo studio Fibl-Ifoam stima che nel 2018 il mercato globale degli alimenti biologici abbia toccato i 97 miliardi di euro nei 186 Paesi interessati dalle rilevazioni. In testa gli Stati Uniti con 40,6 miliardi di euro, seguiti da Germania (10,9 miliardi di euro) e Francia (9,1 miliardi di euro). Proprio la Francia è il mercato che ha mostrato la crescita più significativa (oltre il 15%) anche se molti altri Paesi hanno messo a segno tassi di crescita a due cifre. Analizzando invece il consumo pro-capite a spendere di più sono i danesi e gli svizzeri (312 euro pro capite in alimenti biologici nel 2018); in Danimarca è biologico l’11,5% del mercato alimentare totale.

Al quinto posto per consumi con un valore di quasi 3,5 miliardi di euro, l’Italia ha poco meno di 2 milioni di ettari coltivati a bio, il 15,79% del totale.  Anche in questo caso i margini di crescita sono notevoli visto che la quota di mercato del bio è ferma al 4%e la spesa pro capite è di soli 57 euro. Molto al di sotto dei 312 euro che ogni anno spende in prodotti di agricoltura biologica un danese come anche dei 136 di un francese e dei 132 di un tedesco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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