Quegli anti zanzare sono un rischio per i bambini?

Proteste a Senigallia per l’uso di un tipo di insetticidi che, secondo il Coordinamento Pesticidi Stop Marche, potrebbero avere effetti negativi sulla salute umana, in particolare nell’età dello sviluppo. Proposti metodi alternativi

di Maria Pia Terrosi


Cresce a Senigallia la protesta contro l’uso di insetticidi anti zanzara sospettati di comportare rischi per i bambini.  Il Coordinamento Pesticidi Stop Marche – formato da cittadini e da 45 associazioni e gruppi marchigiani (fra cui otto di Senigallia) – ha manifestato la propria preoccupazione per il tipo di interventi contro zanzare e pappataci effettuati questa estate nella città.

La ragione della mobilitazione sta nel fatto che in questi interventi – ha sottolineato il Coordinamento Pesticidi Stop Marche – il Comune ha utilizzato un prodotto commerciale “Deadyna”, a base di Cipermetrina e Tetrametrina (piretroidi sinteticiun). Un insetticida presentato dal Comune come innocuo per persone e animale e in grado di agire solo sugli insetti bersaglio. Ma in realtà, precisa il Coordinamento, “l’Ispra afferma che le revisioni degli studi a disposizione hanno evidenziato come i piretroidi abbiano effetti sulla salute umana, come ad esempio neurotossicità su soggetti nell’età dello sviluppo, induzione di morte dei neuroni e problemi con i metaboliti dei piretroidi. L’inalazione di repellenti a base di piretroidi durante i primi anni di vita può portare ad effetti negativi sui bambini, causando notevoli alterazioni che interessano il sistema nervoso centrale ed in particolare la barriera emato-encefalica. Inoltre, i principi attivi Cipermetrina e Tetrametrina sono classificati dall’Epa come possibili cancerogeni per l’uomo e sono molto pericolosi sia per le api che per i pesci”.

Non solo. Ci risulta – affermano dal Coordinamento Pesticidi Stop Marche – che invece della Deadyna nei due interventi effettuati quest’anno il Comune di Senigallia abbia utilizzato il prodotto commerciale “Piretrox” a base di Piretrine pure. Nella scheda dati di sicurezza e nel foglio illustrativo è scritto che il prodotto causa “sintomi a carico del sistema nervoso centrale e particolare sensibilità da parte di pazienti allergici ed asmatici, nonché nei bambini”. L’Ispra scrive: “Nell’uomo gli avvelenamenti più gravi sono stati descritti su bambini, che non sono capaci di degradare efficacemente il piretro”. Inoltre, il prodotto “è molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata” ed è da tenere “lontano dagli scarichi, da acque fluviali e marine per evitare inquinamento ambientale”, il che contrasta con l’utilizzo del prodotto nel centro storico (per la vicinanza del fiume) e sul lungomare.

Al Coordinamento è apparsa evidente la contraddizione tra quanto affermato dal Comune e quanto si legge nella scheda dati di sicurezza, nel foglio illustrativo del prodotto commerciale Piretrox e negli studi Ispra. “In Italia, alcuni Comuni virtuosi come Carmignano e Occhiobello hanno pensato bene di agire in un modo nuovo, coinvolgendo i cittadini ed utilizzando prodotti che non hanno conseguenze negative per la salute umana, per gli animali (inclusi i pesci) e per l’ambiente (ed esistono ulteriori rimedi naturali contro le zanzare)”, ricorda il Coordinamento Pesticidi Stop Marche chiedendo la sospensione immediata dei trattamenti contro zanzare tigre e pappataci e una seria valutazione dei metodi alternativi segnalati.

 

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