Più fondi pubblici per sicurezza alimentare

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E’ la richiesta dell’EFSA e delle 28 autorità nazionali. Intanto l’UE lancia una Consultazione pubblica sulla trasparenza e sulla sostenibilità della valutazione del rischio dell’UE nella filiera alimentare, anche in risposta agli impegni assunti dalla Commissione in risposta all’iniziativa dei cittadini europei sul glifosato


In Europa servono più investimenti pubblici nella ricerca sulla sicurezza alimentare. Lo chiedono, in una dichiarazione congiunta, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e le omologhe autorità nazionali di tutti i 28 Stati membri dell’Ue, Islanda e Norvegia. La richiesta arriva alla vigilia della prima Assemblea per la ricerca sulla valutazione dei rischi organizzata da EFSA a Utrecht. L’Assemblea riunisce organizzazioni di ricerca nazionali, finanziatori e responsabili politici dell’Ue per condividere idee ed esplorare opportunità di ricerca in materia di sicurezza alimentare.

Intanto lo scorso 22 gennaio la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sulla trasparenza e sulla sostenibilità della valutazione del rischio dell’UE nella filiera alimentare e degli studi scientifici su cui tali valutazioni si basano. La consultazione resterà aperta fino al 20 marzo e poi, in primavera, la Commissione presenterà una proposta legislativa “che affronti il problema, rafforzi il modello di governance dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e sostenga l’eccellenza a lungo termine della sua capacità scientifica”.

La legge, si legge nel comunicato della Commissione UE, prevede che le norme sui mangimi e gli alimenti abbiano un fondamento scientifico. Ciò è noto come il principio dell’analisi del rischio, che consta di tre componenti distinte ma interconnesse: valutazione del rischio (consulenza scientifica), gestione del rischio (misure adottate sulla base dei pareri scientifici, di altri fattori legittimi e, ove opportuno, del principio di precauzione) e comunicazione del rischio (scambio interattivo di informazioni sui rischi in tutto il processo di analisi del rischio).

Dal momento che i cittadini hanno messo in discussione la valutazione del rischio basata su studi forniti dall’industria, in particolare nei casi in cui quest’ultima chiede un’autorizzazione, ad esempio per pesticidi, OGM, Bruxelles sollecita opinioni ed esperienze sulla trasparenza e indipendenza del sistema di valutazione del rischio dell’UE rispetto agli studi e alle informazioni forniti dall’industria e ai pareri scientifici dell’EFSA, sulla comunicazione del rischio nonché sulla governance dell’EFSA, in particolare il coinvolgimento degli Stati membri dell’UE nel sistema di valutazione del rischio dell’UE.

La consultazione dà inoltre seguito agli impegni assunti dalla Commissione in risposta all’iniziativa dei cittadini europei sul glifosato.

I contributi che perverranno alla Commissione aiuteranno a studiare miglioramenti dell’attuale sistema e a rispondere alle aspettative dei cittadini circa l’indipendenza e la trasparenza del sistema di valutazione del rischio dell’UE. Dalla consultazione ne deriverà una proposta legislativa che la Commissione presenterà al Parlamento europeo e al Consiglio entro il maggio 2018. In allegato il comunicato della Commissione e il questionario rivolto a tutti i cittadini Ue.

 

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