Cresce il biologico in Europa

Dal 2012 al 2016 la superficie dell’agricoltura biologica europea è cresciuta di quasi due milioni di ettari (+18,7%) Lo certifica l’ufficio statistico della UE Eurostat, che registra 12 milioni di ettari di superfici continentali dedicate alla coltivazione con metodo biologico, certificate o in conversione, vale a dire il 6,7% della superficie agricola totale utilizzata (Sau) dell’UE


Dal 2012 al 2016 la superficie dell’agricoltura biologica europea è cresciuta di quasi due milioni di ettari (+18,7%). Lo rende noto Eurostat che contabilizza 12 milioni di ettari di superfici UE dedicate alla coltivazione con metodo biologico, certificate o in conversione, vale a dire il 6,7% della superficie agricola totale utilizzata (Sau) dell’Unione Europea, A gestire i 12 milioni di ettari sono 295.600 produttori biologici registrati che operano in un solido mercato comunitario dal valore di 27 miliardi di euro: il 125% in più rispetto a 10 anni fa. Nel 2011 l’area era di 9,6 milioni di ettari e la percentuale era del 5,4%. Eurostat, l’ufficio statistico dell’UE, registra una tendenza all’aumento anche nel numero di produttori biologici registrati, che hanno raggiunto quota 295.600 alla fine del 2016.
La quota più elevata di superficie coltivata dedicata all’agricoltura bio è stata registrata in Austria, dove oltre un quinto (21%, o 571 mila ettari) della superficie agricola totale è stata coltivata biologicamente nel 2016, seguita dalla Svezia (18% o 553 mila ettari) ed Estonia (18%, o 181 mila ettari). Accanto a questi top performer, l’Italia (14%, o 1 milione e 796 mila ettari), la Repubblica Ceca (14% o 489 mila ettari), la Lettonia (13% o 259 mila ettari) e la Finlandia (10% o 238 mila ettari) ) ha inoltre registrato oltre il 10% delle terre agricole coltivate biologicamente.

Nel 2016, solo quattro Stati membri hanno rappresentato oltre la metà di tutti i terreni coltivati ​​con metodi biologici: Spagna (16,9%), Italia (15,1%) Francia (12,9%) e Germania (9,5%), insieme rappresentano il 54,4% del totale UE-28. Nel 2015, questi quattro paesi rappresentavano il 52,8%.

Tra il 2012 e il 2016, Croazia e Bulgaria hanno registrato una crescita nell’area totale organica di oltre il 100%. Tuttavia, cinque Stati membri dell’UE hanno registrato una tendenza al ribasso: Grecia (-25,9%), Malta (-35,1%), Polonia (-18,1%), Romania (-21,5%) e Regno Unito (-16,9%).

Pascoli e prati (utilizzati principalmente per il pascolo di bestiame biologico) hanno superato i 5 milioni di ettari, che rappresentano il 45,1% dell’area totale delle colture biologiche dell’UE-28. I seminativi seguono da vicino con il 44%, mentre le colture permanenti (alberi da frutta e frutti di bosco, oliveti e vigneti) rappresentano la quota più piccola (10,9%).

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