Pesticidi, più trasparenza a Bruxelles

La Commissione Ue propone un maggiore accesso dei cittadini europei a tutte le informazioni scientifiche (compresi gli studi forniti dall’industria) sulla sicurezza alimentare utilizzati per l’approvazione di sostanze impiegate nella filiera alimentare, dagli Ogm ai fitofarmaci


I cittadini europei avranno maggiore accesso a tutte le informazioni scientifiche sulla sicurezza alimentare (inclusi gli studi forniti dall’industria) utilizzate per l’approvazione di sostanze impiegate nella filiera alimentare. E’ la proposta della Commissione europea, che vuole rendere più trasparente il processo di autorizzazione Ue modificando il regolamento sulla legislazione alimentare generale e altri otto, tra cui quelli sulla commercializzazione di Ogm, additivi alimentari e pesticidi. L’Esecutivo Ue intende inoltre utilizzare risorse dal bilancio comunitario per consentire, in casi straordinari, all’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare, con sede a Parma) di commissionare studi in autonomia. Per il cosiddetto ‘pacchetto trasparenza’ saranno impiegati 62,5 milioni di euro dal budget comunitario.

Nel suo incontro settimanale la Commissione ha inteso rispondere alla IV Iniziativa dei cittadini europei (“Proteggersi dal glifosato e proteggere le persone e l’ambiente dai pesticidi tossici”) e alle esigenze di  una valutazione del rischio più trasparente  in agricoltura.

Il progetto della Commissione prevede anche di aumentare la partecipazione degli Stati membri alla struttura di governance e ai gruppi di esperti scientifici dell’Efsa e di migliorare la comunicazione ai cittadini sui rischi alimentari. Su richiesta della Commissione e finanziati dal bilancio dell’Ue, ulteriori studi possono essere richiesti dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Sarà creato un registro europeo comune di studi commissionati per garantire che le società che richiedono un’autorizzazione presentino tutte le informazioni pertinenti e non frenino gli studi sfavorevoli.

La proposta, che si ispira anche al controllo dell’adeguatezza della legislazione alimentare della Commissione, che risale al 2002 e richiede quindi di un aggiornamento, permetterà ai cittadini un accesso automatico e immediato alle informazioni presentate dall’industria nel processo di valutazione del rischio all’Autorità europea per la sicurezza alimentare in merito alle approvazioni riguardanti la filiera agroalimentare.

“La valutazione Ue dei rischi per la sicurezza alimentare è già una delle più severe al mondo – commenta il commissario alla Salute Vytenis Andriukaitis – ma vogliamo rafforzarla ulteriormente con regole di trasparenza più chiare e una comunicazione del rischio più efficace”. Il commissario vorrebbe vedere le nuove regole approvate già nel 2019. “Invito gli Stati membri e l’Europarlamento a trasformare rapidamente questa proposta in legge, in modo da poter rispondere concretamente ai cittadini prima delle elezioni europee del prossimo anno”, ha aggiunto.

 

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