Ogni settimana oltre cinque milioni di famiglie fanno la spesa bio

I dati della crescita degli alimenti biologici in iper e supermercati nel 2017. Il rapporto di Nomisma presentato al convegno organizzato da AssoBio “Il treno biologico è partito (e nessuno lo ferma più)”. L’incontro si è tenuto a Bologna al Marca, il Salone internazionale sui prodotti a Marca del Distributore


Ogni settimana oltre cinque milioni di famiglie italiane (il 21% del totale delle famiglie ) risultano acquirenti di prodotti biologici. Le vendite nella distribuzione moderna (nei 12 mesi terminanti 30 novembre 2017) di prodotti biologici a peso imposto sono ammontate a 1.449 milioni (+16.6%, contro il +4,1% del totale alimentari). Le vendite in valore (solo in iper e supermercati) hanno registrato un incremento di 166 milioni, con un contributo del 12% alla crescita dell’alimentare. Sono aumentati del 24% gli assortimenti di prodotti bio, con uno share della marca del distributore costante ma con una crescita in valore del 15,2%. Sono alcuni dati che presentati mercoledì pomeriggio al convegno “Il treno biologico è partito (e nessuno lo ferma più)” organizzato da AssoBio che si è tenuto al Marca, il Salone internazionale sui prodotti a Marca del Distributore, organizzato da BolognaFiere in collaborazione con l’Associazione della Distribuzione Moderna (ADM).  Il programma ha visto l’introduzione del presidente AssoBio Roberto Zanoni, la presentazione dei dati di mercato 2017 da parte di Silvia Zucconi, responsabile Marketing intelligence Nomisma e la presentazione del pacchetto di servizi disponibile per le imprese da parte di Paolo Carnemolla, presidente di FederBio servizi. L’intervento di Nomisma copre il canale specializzato e la GDO, sulla base dei dati Nielsen al 30 novembre.

Il settore biologico, oggi, in Italia ha superato i 5 miliardi di euro di giro di affari, con l’export che vale quasi 2 miliardi. Nella distribuzione moderna il bio cresce del 16,6%, senza l’ausilio così decisivo della leva delle promozioni e con i discount che guadano con sempre più attenzione questo settore. Oggi il biologico come peso sugli acquisti alimentari in generale passa dal 3% del 2016 al 3,4% del 2017.

Nei negozi Iper le vendite bio crescono del 14%, nei supermercati del 18%, nei discount del 25%.

Il ruolo della Marca del Distributore Bio cresce di pari passo, anzi, sta dando una spinta non secondaria a tutto il comparto. Nell’anno terminante a novembre 2017, secondo le analisi di Nomisma su dati Nielsen, il Bio MDD vale il 41% del mercato complessivo del biologico nei supermercati e ipermercati, con una crescita a valore che è superiore alla media del settore e a quella dei prodotti bio della marca industriale.

Attraverso la grande distribuzione, nel 2017 gli italiani hanno acquistato 1 miliardo e 380 milioni di prodotti biologici, 166 milioni di euro in più del 2016, con un contributo del biologico alla crescita dei consumi alimentari del 12%. La top ten dei prodotti bio più venduti nella Gdo vede al primo posto le confetture spalmabili a base di frutta, seguite da uova di gallina, panetti croccanti, sostitutivi del latte uht, pasta di semola integrale/farro/kamut, olio extravergine di oliva, latte fresco, frutta secca senza guscio, biscotti e yogurt intero. Nella top 5 dei prodotti bio per tasso di crescita, al primo posto troviamo invece le uova di gallina, seguite da olio extravergine di oliva, confetture spalmabili a base di frutta, verdura e frutta secca senza guscio. L’analisi di Nomisma evidenzia inoltre che il 47% degli italiani consuma biologico almeno una volta a settimana – percentuale che sale ulteriormente nelle famiglie con figli sotto i 12 anni (56%) e tra vegetariani e vegani (67%). Chi acquista bio pone grande attenzione all’origine dei prodotti (il 76% ritiene tale attributo molto importante nelle scelte) e al packaging eco-sostenibile (60%). Un quinto delle famiglie investe in media 12 euro su 100 euro di spesa alimentare in prodotti biologici.

“Sono oltre 20 milioni le famiglie italiane che consumano prodotti bio, un milione in più solo nell’ultimo anno – commenta il presidente di AssoBio, Roberto Zanoni – sempre più consapevoli che mangiare bio vuol dire mangiare sano e sicuro: l’esclusione degli OGM e dei pesticidi dall’intero ciclo produttivo, la drastica riduzione degli additivi, la riscoperta dei sapori autentici, un sistema di controllo che certifica la conformità a norme europee sono gli elementi cardine che spingono i consumatori ad acquistare bio”.

“Ma contano anche – continua Zanoni – la qualità complessiva, indicata come motivo d’acquisto dal 34% di chi mette prodotti bio nella borsa della spesa, e il rispetto dell’ambiente, fondamentale per il 29% di chi li sceglie. Il forte aumento del consumo di prodotti biologici favorisce economie di scala: nell’ultimo anno il prezzo dei prodotti biologici è diminuito di oltre il 6%, riducendo il differenziale nei confronti dell’offerta standard, rendendo la scelta bio sempre più accessibile, in una spirale virtuosa”.

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