In Uganda scimpanzé deformati dai pesticidi

Nel parco nazionale di Kibale, i primati presentano diverse deformità. Studiosi dell’Università McGill di Montreal hanno messo in correlazione le deformità con l’utilizzo di pesticidi.


Da diversi anni i ricercatori che lavorano nel parco nazionale di Kibale nell’Uganda occidentale hanno notato un crescente numero di primati che soffrono di strane deformità. In  un nuovo studio pubblicato nella rivista Science of The Total Environment , il team di ricerca internazionale coordinato da studiosi dell’Università McGill di Montreal, Canada, ha determinato che le deformità rilevate su scimpanzé e babbuini nella riserva naturale dell’Uganda sarebbero causate da pesticidi. A Sebitoli, una zona del parco nazionale, tra gli handicap più diffusi, i ricercatori hanno rilevato assenza o ridimensionamento degli arti; displasia facciale con volti concavi e manifestazioni all’altezza di naso e labbra; riduzione nella pigmentazione del pelo e della pelle e problemi all’apparato riproduttivo. Nessuno di questi primati mostrava alcun segno di una lesione infettiva. Le ultime analisi condotte dal team del professor Colin Chapman, docente del Dipartimento di Antropologia presso l’ateneo canadese e autore principale dello studio, indicano che ne è colpito il 25% degli scimpanzé osservati (16 su 66 controllati) e il 16% dei babbuini (6 su 35). I dati in rapida ascesa hanno allarmato immediatamente i primatologi, anche perché al di fuori dell’area di Sebitoli gli animali risultavano in perfetta salute.

I ricercatori hanno riferito che gli agricoltori e i lavoratori delle due principali fabbriche di tè hanno rivelato l’uso di otto pesticidi: glifosato, cipermetrina, profenofos, mancozeb, metalaxil, dimetoato, clorpirifosso e 2,4-D amine. Ulteriori indagini sul livello di pesticidi presenti nella terra, nelle acque e nelle piante della zona hanno mostrato che i livelli di DDT totale e clorpirifosi superano i limiti raccomandati nei semi di mais freschi e nei pesci. Vale la pena considerare che i primati di Sebitoli sono spesso segnalati per combattere le colture di mais in giardini e aziende agricole vicine. Il DDT sebbene sia vietato dalla Convenzione di Stoccolma dell’ONU per il suo ben consolidato effetto sull’ambiente, è consentito nei paesi africani in cui la malaria rimane un grave problema sanitario, come in Uganda.

I ricercatori non hanno trovato un collegamento esplicito tra i pesticidi e le anomalie del viso. Tuttavia sostengono che vi sono prove sufficienti per sostenere le loro correlazioni.

“Almeno tre pesticidi (clorpirifosi, mancozeb, DDT) utilizzati in questa zona influiscono sul segnalamento dell’ormone tiroideo (TH)”, si legge nello studio. “Anche se la natura causale del rapporto tra pesticidi e deformità resta da verificare, c’è motivo di preoccupazione”.

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