La coalizione #StopGlifosato lancia l’allarme: Bruxelles tira dritto

Nonostante 1,3 milioni di firme contro il pesticida, la Commissione UE sembra intenzionata a rinnovare l’autorizzazione al suo utilizzzo per altri 10 anni, senza ascoltare la petizione dei cittadini europei

Sembrano non bastare il 1 milione e 300mila firme di cittadini europei che hanno sottoscritto la petizione Eci per un’agricoltura senza pesticidi. La Commissione Europea sembrerebbe intenzionata ad accelerare i tempi sulla decisione in merito all’autorizzazione alla produzione, commercializzazione ed uso di tutti i prodotti fitosanitari a base di glifosato nei paesi europei. La Coalizione #StopGlifosato in una nota lancia l’allarme sottolineando come tra il 19 ed il 20 luglio la Commissione Europea intenda presentare la sua proposta sull’autorizzazione del glifosato che prevede un rinnovo per altri 10 anni. La proposta della Commissione sarà discussa a breve, ma non ancora votata, nell’ambito dello Standing Committee, con i rappresentanti dei Governi nazionali.
Anche se la decisione sul glifosato dovrà essere assunta entro dicembre Bruxelles sembra voler dare una accelerazione all’iter previsto che sconcerta non poco le 45 organizzazioni non governative, ambientaliste, dell’agricoltura biologica e della società civile che negli ultimi mesi hanno mobilitato i cittadini europei per chiedere un’agricoltura europea libera da pesticidi dannosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente.

“Siamo a dir poco indignati, quanto sconcertati, per questa proposta della Commissione Europea che intende rinnovare l’autorizzazione all’uso del glifosato dopo la presentazione di oltre 1.300.000 firme da parte di cittadini europei, una decisione che rischia di screditare ulteriormente le Istituzioni europee”, ha dichiarato Mariagrazia Mammuccini, portavoce della Coalizione #StopGlifosato. “Chiediamo ai ministri Martina, Galletti e Lorenzin, a nome del Governo italiano, di esprimersi contro la proposta della Commissione Europea pro glifosato, non solo per salvare la salute dei cittadini europei e dell’ambiente ma la stessa credibilità dell’Unione Europea. Per questo abbiamo inviato una lettera ai tre ministri italiani chiedendo un impegno del nostro Governo contro il rinnovo dell’autorizzazione all’uso di questo pericoloso diserbante”.

La petizione ufficiale dei cittadini europei (ICE), per chiedere alla Commissione Europa di vietare l’uso del diserbante glifosato, ha superato 1 milione 300mila firme in tutti i 28 Stati membri, e il quorum di firme necessario è stato raggiunto in meno di cinque mesi. Si tratta della raccolta di adesioni più veloce mai registrata da quando la Commissione Europea ha introdotto questa forma di partecipazione attiva dei cittadini europei.

In base alle sue stesse regole – ricorda la nota della coalizione – la Commissione europea sarebbe legalmente tenuta a rispondere alle richieste dei cittadini europei, se non vuole perdere ulteriormente la sua credibilità. L’annuncio della proposta per un rinnovo di 10 anni dell’autorizzazione all’uso del glifosato desta per questo non solo preoccupazione ma sconcerto tra le 45 associazioni italiane che hanno partecipato attivamente alla raccolta delle firme.

Fino ad oggi il Governo italiano ha sempre assunto una posizione prudente, contribuendo con il suo voto contrario e l’astensione al mancato raggiungimento di una maggioranza qualificata favorevole al rinnovo dell’uso del glifosato. La Coalizione italiana #StopGlifosato auspica per questo coerenza e lungimiranza da parte dei tre ministri competenti (Agricoltura, Ambiente e Salute), anche in considerazione dell’annunciata definizione di un Piano nazionale “glifosato zero” entro il 2020 in Italia.

Nel caso sia confermata la proposta annunciata dalla Commissione europea la coalizione italiana #StopGlifosato si prepara a dare battaglia, in tutte le sedi: “Salute e ambiente non possono essere subordinati all’interesse delle multinazionali della chimica in agricoltura”, conclude la nota della coalizione.

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